Tivoli: Villa Adriana e Villa D’Este


Tivoli, anticamente conosciuta come Tibur, citata anche da Virgilio nell’Eneide, vanta di essere più antica di Roma ed offre agli appassionati una molteplicità di siti archeologici da visitare.
Si trova vicino Roma ed è molto semplice da raggiungere sia con il treno che con l’auto.

Come prima tappa ho scelto di visitare Villa Adriana che è situata a pochi minuti dopo l’uscita dell’autostrada A24, tale villa, voluta fortemente dall’imperatore Adriano, è stata residenza imperiale extraurbana dal II secolo, il territorio su cui si espande è molto ampio e non si è sicuri comprenda l’intera superficie del comprensorio adrianeo. Le parti visitabili sono: il Pecile, il Canopo, il teatro marittimo, la piazza d’oro e i resti della casa colonica, le terme, la sala dei filosofi, l’antinoeion, l’hospitalia e i livelli sotterranei.
Per completare tutto il percorso ho impiegato quasi due ore e ne è valsa sicuramente la pena. Ricordo infatti che dal 1999 Villa Adriana è diventata Patrimonio dell’umanità nella lista UNESCO.

Ad ora di pranzo mi sono avvicinato a Villa d’Este, seconda tappa della giornata, anch’essa patrimonio mondiale dell’UNESCO. Prima, però, ho gustato un delizioso pranzo in un locale che consiglio, di nome “Vino Tinto”, adiacente al centro di Tivoli.

Entrati a Villa d’Este ho visitato prima il palazzo, ricco di affreschi sulle pareti e sui soffitti, pieno zeppo di opere stravolgenti, è composto da due piani divisi in più stanze, ciascuna contenente opere d’arte ben conservate, ma la cosa veramente stravolgente è il giardino che con l’impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche costituisce un modello più volte emulato nei giardini europei del manierismo e del barocco. Inoltre in questo giardino è presente il “Museo del libro”, visitabile tutti i giorni fino alle 13. Ricordo che ogni due ore verrà suonata la fontana ad organo, importante attrazione dei giardini.

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